Come arredare la camera da letto per diminuire la propria impronta ecologica
Come abbiamo visto, ritoccare il proprio stile di vita con piccoli accorgimenti a favore di una maggiore sostenibilità è un cambiamento alla portata di tutti. A volte, è tutta questione di informazione e di conoscenza pregressa. Non serve essere ricchi o benestanti - per fare delle scelte di
consumo sostenibile bisogna solo essere minimamente responsabili circa il futuro del pianeta e dei nostri figli.
In conclusione del nostro breve focus sull’impronta ecologica, vogliamo parlarvi di un settore che ci sta molto a cuore, perché è quello in cui si trova ad operare
Kipli. Stiamo parlando di quelle aziende che si occupano della
produzione di arredamento e di biancheria per la casa. In un’ottica di sensibilizzazione verso queste importanti tematiche di un pubblico non più di nicchia, ma sempre più allargato, il ruolo di queste aziende può rivelarsi molto importante. Perché tende, armadi, letti, lenzuola e materassi sono prodotti con cui abbiamo a che fare quotidianamente. E chi si occupa della produzione di questi oggetti ha la possibilità di dimostrarsi realmente ricettivo rispetto al problema e di
incidere in particolar modo sui comportamenti di acquisto, sulle abitudini di un pubblico di massa.
Ad esempio, quando parliamo di arredamento per la casa, dobbiamo essere consapevoli che in Europa esiste la certificazione ed il relativo
marchio ECOLABEL (Regolamento CE n. 1980/2000), per attestare le qualità ecologiche dei mobili realizzati in
legno naturale. Si tratta di una certificazione per cui le aziende fanno richiesta su base volontaria e che garantisce che i
l legno utilizzato è per almeno il 90% di origine naturale. Inoltre, ECOLABEL ci assicura anche durante tutta la filiera di produzione: dalla buona gestione delle foreste, al divieto di utilizzo di colle, solventi e vernici dannosi per la salute umana.
Il senso di questa
etichettatura ecologica è proprio quello di un logo, un’etichetta ben riconosciuta tra i consumatori che, sempre in maggior numero, fanno caso alle prestazioni ambientali degli oggetti di uso quotidiano.
La certificazione garantisce anche rispetto alla
salute e al benessere umano. Il fatto che i mobili siano fatti per almeno il 90% in legno naturale (al netto di elementi in vetro e installazioni metalliche) garantisce in questo senso. Una garanzia che gli altri prodotti presenti sul mercato non sono in grado di fornire.
Ciò va a vantaggio dell’ambiente e a tutela della capacità di
riproduzione biologica dell’ecosistema. Ma è positivo anche per il consumatore dal punto di vista della salute e del risparmio. Difatti questo genere di arredamento, per poter ottenere i criteri del marchio ECOLABEL, deve essere testato per poter garantire una lunga durata nel tempo.
La longevità è un criterio indispensabile per considerare un prodotto ecologico a tutti gli effetti - un ricambio, una sostituzione frequente significherebbe l’introduzione di maggiori rifiuti e più emissioni inquinanti nell’ambiente. Non solo per lo smaltimento o il riciclo degli stessi, ma anche per la produzione di nuovi prodotti da acquistare.
I mobili in legno naturale vengono
prodotti con un minore impatto. Diminuendo notevolmente l’uso di sostanze che possono essere ritenute pericolose. Volete un esempio? Date un occhio alla scheda tecnica della struttura letto in
legno massello Kipli - è realizzata con
legno assemblato ad incastro, senza colle, viti, elementi di plastica. La vernice protettiva inoltre è composta unicamente di sostanze di origine organica.
Cosa ci propone in alternativa il mercato? Prodotti venduti a prezzi leggermente inferiori ma realizzati con
agglomerati e finto legno, arredamento di scarsa qualità che potrebbe contenere al suo interno anche sostanze tossiche, in grado di liberarsi nell’aria che respiriamo.
Per fortuna sempre più persone si stanno rendendo conto che
la camera da letto è la stanza che meglio rappresenta il concetto di comfort e di benessere. Mirare ad essi significa anche limitare al minimo i rischi sulla propria salute. Nel farlo, indubbiamente, stiamo anche dando una mano all’ambiente.