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Il Blog
di KIPLI
DORMIRE MEGLIO
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Spesso l’incapacità a dormire bene ha un diretto collegamento con fattori esterni (rumori, luci, vibrazioni, etc.) ma ha anche cause interne, connesse alla psicologia individuale e agli avvenimenti della vita quotidiana. Affari, progetti, idee, amori, aspettative e sfide che generano energia e tensione, una tensione da cui non sempre ci si riesce a staccare. Situazioni critiche e problematiche scaturite in ambito lavorativo, emozioni uscite improvvisamente allo scoperto nel nostro percorso quotidiano. Attraverso la lettura di questo articolo imparerai a conoscere come te la cavi a letto in fatto di dormite. Potrai farlo con l’aiuto di un supporto, attraverso la redazione quotidiana del tuo diario del sonno.
Si sente spesso parlare di qualità del sonno, ma cosa si intende nello specifico con questa espressione? Per cominciare, andiamo a introdurre alcuni segnali che indicano una bassa qualità del sonno:
Prima di parlare di qualità del riposo e di compilazione del diario del sonno, proseguiamo il viaggio nella definizione dei sintomi che lamenta una persona che dorme male. In genere, chi riposa poco e non adeguatamente bene, dichiara di:
Sì, possiamo individuare alcuni parametri oggettivi per analizzare il sonno negli adulti, ma sono parametri che cambiano con l'età. È quindi possibile misurare la qualità del sonno all’interno di fasce d’età. Secondo la National Sleep Foundation, un’organizzazione no-profit nata a Washington nel 1990, la maggior parte degli adulti tra 18 e 65 anni dovrebbe dormire tra le 7 e le 9 ore per notte, per gli anziani oltre i 65 anni il range è invece più sottile, e compreso tra le 7 e le 8 ore.
Ecco un parametro essenziale per capire come dormire bene e svegliarsi riposati. L’efficienza del sonno si misura prendendo le ore di sonno e dividendole per il tempo trascorso a letto. Si tratta di un parametro che diminuisce con l’avanzare dell’età – a conferma che, più si diventa vecchi, più aumentano i disturbi del sonno. I pensieri, le preoccupazioni, gli stimoli del cervello e della prostata che ci tengono svegli o ci fanno svegliare nel cuore della a notte. L’efficienza del sonno è un valore si può ottenere in diversi modi, vediamone alcuni:
Secondo la scienza medica che si occupa di riposo, dovremo dormire almeno l’85% del tempo che passiamo a letto. Ma come fare a misurarlo?
Sul mercato esistono diverse app che sono in grado di monitorare la qualità del sonno e fornire un punteggio personalizzato. I test di laboratorio che analizzano il sonno si basano sul tracking dell'attività cerebrale, utilizzando test di polisonnografia e sensori fisici, come cardiofrequenzimetro e oscillometro.
In modo non dissimile agiscono le app di monitoraggio della qualità del sonno. Attraverso il collegamento con braccialetti, iwatch e altri dispositivi indossabili come l’Apple Watch o il Fitbit, rilevano la frequenza cardiaca. In questo modo riescono a capire quando si dorme o si è svegli, rilevando le diverse fasi del sonno. Sia chiaro, nessuna app contiene è in grado di dirti come dormire bene e svegliarsi riposati. In genere la maggior parte delle app fornisce uno sleep score, un punteggio determinato dal tracking di una serie di parametri come: